Primi infermieri di famiglia e comunità nella Asl di Bari

Consegnati 70 attestati nella sede dell’azienda sanitaria: nuova figura chiave per rafforzare l’assistenza territoriale

La Regione Puglia introduce ufficialmente una nuova figura nell’ambito dell’assistenza sanitaria territoriale: l’infermiere di famiglia e di comunità. Durante una cerimonia tenutasi presso la sede della Asl di Bari, sono stati consegnati gli attestati ai primi 70 operatori sanitari che hanno completato il percorso di formazione previsto dal DM 77/2022, con un focus sulla riforma dell’organizzazione della rete territoriale.

Questi professionisti opereranno a stretto contatto con famiglie, medici di base e altre figure dell’assistenza territoriale, contribuendo concretamente alla promozione della salute nei contesti locali. Saranno presenti in diverse strutture previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), come le Case di Comunità, le Centrali Operative Territoriali (COT), gli Ospedali di Comunità e le unità di continuità assistenziale.

Il progetto di formazione, che prevede in totale l’addestramento di 300 infermieri divisi in sei classi da 50, è stato sostenuto con un investimento iniziale di oltre 83 mila euro. Durante il tirocinio, gli infermieri hanno realizzato interventi pratici di promozione della salute in vari territori, contribuendo alla prevenzione delle cronicità, all’educazione sanitaria e alla presa in carico delle situazioni di maggiore fragilità.

Secondo il direttore generale della Asl Bari, Luigi Fruscio, questa iniziativa rappresenta “un passo decisivo verso una sanità pubblica più vicina ai cittadini, fatta di ascolto, cura e attenzione diffusa sul territorio.” L’esperienza sul campo è stata infatti considerata un elemento fondamentale per consolidare il ruolo di questi nuovi professionisti, ormai centrali in una sanità che si allontana progressivamente dai modelli ospedalieri tradizionali.

Durante l’evento sono intervenute diverse autorità, tra cui il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Piemontese, il dirigente responsabile delle Professioni Sanitarie Mauro Martucci e il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bari Saverio Andreula.

Il presidente Emiliano ha sottolineato come questa innovazione permetta alle famiglie di ricevere assistenza quotidiana, riducendo la pressione su pronto soccorso e ospedali. Gli infermieri, ha spiegato, non si limitano a compiere piccoli interventi o medicazioni, ma contribuiscono alla prevenzione e al monitoraggio, formando allo stesso tempo i pazienti nell’interazione con un sistema sanitario sempre più complesso.

Piemontese ha evidenziato che l’obiettivo è portare la sanità pubblica dentro la quotidianità delle persone, facendo in modo che l’infermiere non risponda solo al campanello di un reparto, ma entri direttamente nelle case, affrontando contesti spesso difficili e vulnerabili.

Mauro Martucci ha infine ribadito l’importanza dell’approccio territoriale, sottolineando come siano stati sviluppati progetti a beneficio delle comunità, dalla costa all’entroterra, affrontando temi cruciali come la prevenzione, la continuità terapeutica e il supporto alle fragilità.

Il percorso appena concluso rappresenta quindi un tassello fondamentale nella trasformazione del sistema sanitario pugliese, che mira a diventare più vicino, accessibile e umano, grazie a figure professionali altamente specializzate e inserite stabilmente nelle realtà locali.

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