Feste non autorizzate nell’agro di Bitonto: scattano controlli e sanzioni

Eventi con musica e consumazioni scoperchiati grazie ai social: 12 lavoratori in nero e mancanza di autorizzazioni

Una serie di eventi organizzati in un terreno nell’agro di Bitonto è finita nel mirino della Guardia di Finanza, che ha scoperto gravi irregolarità grazie a segnalazioni provenienti dai social network. L

Le indagini sono partite dalle immagini pubblicate su Instagram, dove venivano mostrati ambienti attrezzati con balle di fieno e strutture in pellet adibite ad aree relax, riferibili proprio alla location oggetto dell’intervento. Utilizzando Google Maps, i finanzieri sono riusciti a identificare il punto esatto in cui si svolgevano le manifestazioni, avviando così un controllo diretto sul posto.

Durante l’ispezione, sono stati individuati 12 lavoratori in nero, tutti impegnati nell’attività lavorativa senza regolare contratto. La scoperta ha comportato l’immediata segnalazione all’ispettorato territoriale del lavoro, con l’attivazione delle procedure per le sanzioni amministrative previste per ciascun dipendente irregolare.

Nonostante la società fosse formalmente in possesso di una partita Iva, non risultavano assolti altri adempimenti obbligatori, tra cui l’installazione del misuratore fiscale per l’emissione degli scontrini. Un aspetto ancor più rilevante, considerato che i partecipanti agli eventi avevano pagato sia la quota di accesso sia ulteriori somme per le consumazioni, senza ricevere alcun documento fiscale a fronte dei pagamenti effettuati.

Il rappresentante legale dell’azienda non è stato in grado di esibire alcuna licenza o autorizzazione per l’organizzazione dell’evento, rendendo necessaria la sospensione immediata delle attività. L’interruzione si è resa indispensabile per tutelare i consumatori, vista l’assenza di verifiche sul rispetto delle norme di sicurezza, normalmente richieste per il rilascio delle autorizzazioni.

Parallelamente, sono intervenuti anche i funzionari della SIAE, che hanno elevato ulteriori contestazioni per la mancata comunicazione dell’utilizzo di musica registrata durante le serate, un requisito obbligatorio in caso di eventi pubblici con intrattenimento sonoro.

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