Con una strategia ambientale a doppio binario, la Regione Puglia ha approvato un importante piano di investimenti per rafforzare la raccolta differenziata urbana e bonificare le discariche dismesse, mettendo in campo oltre 104 milioni di euro. L’intervento rientra nel Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021–2027, integrato da ulteriori risorse europee.
Un’azione significativa riguarda la chiusura definitiva di 13 siti di smaltimento rifiuti, da anni fonte di inquinamento e rischio per la salute pubblica. Con uno stanziamento di 84,5 milioni di euro, saranno finanziate le attività di dismissione, messa in sicurezza, ripristino ambientale e monitoraggio post-operativo. Le operazioni partiranno nel 2025 e si concluderanno entro il 2028, seguendo un piano finanziario che prevede 16,9 milioni nel primo anno e 22,5 milioni per ciascuno dei tre successivi. È stato inoltre delegato il dirigente della Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche ad avviare le procedure negoziali per la selezione dei progetti.
Le discariche interessate si trovano in diverse aree della regione: nel Barese spiccano i siti di Bitonto (Ecoambiente), Altamura, Giovinazzo e Palo del Colle, affiancati da impianti in provincia di Brindisi, Taranto, Lecce e Foggia. Questi luoghi, mai bonificati in maniera definitiva, rappresentano ancora oggi una minaccia per suolo, acqua e aria, con ripercussioni anche sulle comunità locali.
Parallelamente, un secondo provvedimento assegna 20 milioni di euro ai Comuni capoluogo, tra cui Bari, Foggia, Taranto e Brindisi, per potenziare la raccolta differenziata. L’obiettivo è incrementare sia la quantità che la qualità dei rifiuti riciclati, tramite l’acquisto di attrezzature, tecnologie per il monitoraggio e servizi innovativi. I fondi serviranno anche ad accompagnare i territori più in difficoltà verso modelli di gestione più sostenibili, in linea con i principi dell’economia circolare.
“Sono realtà urbane complesse che necessitano di strumenti mirati per migliorare le performance ambientali”, ha spiegato Serena Triggiani, assessora regionale all’Ambiente. È previsto inoltre un tavolo tecnico con i quattro capoluoghi interessati per stabilire i criteri di riparto dei fondi, tenendo conto di fattori come densità abitativa, criticità logistiche e necessità operative.
Queste iniziative si inseriscono in una visione più ampia che la Regione porta avanti sul fronte della transizione ecologica, con un investimento complessivo che sfiora i 160 milioni di euro, considerando anche i 75 milioni già previsti dal Programma Regionale FESR-FSE+. “Bonifica e prevenzione sono le due direttrici della nostra strategia”, ha dichiarato Triggiani. “Chiudiamo ferite ambientali storiche e, al tempo stesso, supportiamo i Comuni nella gestione dei rifiuti”.